Ai numerosi lockdown riconosco il grande merito di avermi restituito il tempo per studiare, allargare gli orizzonti e uscire dalla comfort zone, crescendo come persona, professionista e cinofila.
Perchè se è vero che niente nella vita impartisce lezioni meglio dell’esperienza diretta, è altrettanto vero che la letteratura squaderna la mente, abbatte i muri dell’ignoranza e apre sentieri praticabili in una giungla florida di preconcetti e falsi miti, capaci di condurti sulla via della grandezza o almeno elevarti dal gregge.
Credo fermamente che la strada verso la libertà e l’indipendenza sia lastricata di libri che, per motivi diversi, valgono tutti (più o meno) la pena di essere letti. E attraverso questa nuova rubrica periodica, attigendo dal mio incasinatissimo scaffale cinofilo, sarà mio piacere (s)consigliarvene sempre di nuovi!

Leggere è un cibo per la mente e tutto ciò che ha che fare con il cibo deve per forza essere buono.
(Snoopy)


Dogs – Raymond & Lorna Coppinger

Classificazione: 5 su 5.
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Scrivere di cani, parlare di cani o entrare in un negozio di animali senza prima aver letto libri come questo, dovrebbe essere illegale.
Dogs è un libro – forse IL libro – sul cane che qualunque cinofilo dovrebbe leggere per acquisire una completa e corretta consapevolezza circa la vera origine, la reale natura e le ancestrali prerogative del più antico compagno di merende dell’umanità.
E poter sperare, un giorno, di rivelarsi all’altezza della sua amicizia.
I-m-p-r-e-s-c-i-n-d-i-b-i-l-e.

La vita segreta dei cani – Elisabeth M. Thomas

Classificazione: 1 su 5.
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Cosa vogliono i cani? Hanno una coscienza? Cosa fanno quando sono lasciati soli con sè stessi?
Per scoprirlo, l’autrice si avvale di Misha – un husky affidatole per qualche tempo da una coppia di amici – permettendogli di girare da solo tutto il Massachusetts e provincia – “potei ben presto rendermi conto che Misha aveva un raggio d’azione di oltre 300 km quadrati” – e approfittando della sua invulnerabilità per scrivere un libro.
In fondo “Misha tornava dai suoi viaggi sempre in ottima forma […] ecco un cane che sapeva evitare i rischi del traffico (!), sfuggire agli accalappiacani e persino ai rapitori di cani che all’epoca, fornivano di cavie i fiorenti laboratori di Cambridge (!!!). Ecco un cane che non cadeva mai nel ghiaccio del fiume Charles (!), che non toccava mai le esche avvelenate preparate da certi abitanti della zona (!!!)”.
In effetti non c’era proprio di che preoccuparsi.

Ingolosita e determinata ad approfondire le dinamiche del branco, la Thomas prosegue nell’intento spostando l’attenzione sui cani di famiglia, 11 soggetti tra improbabili carlini e lupoidi assortiti, osservandone i comportamenti e soffermandosi su alcuni aspetti anche molto interessanti, ai quali però non fanno quasi mai seguito interpretazioni pregne di qualunque valenza etologica.
La narrazione infatti è spesso inficiata e falsata dal punto di vista antropomorfico che l’autrice dichiaratamente adotta e che la porta ad abusare di termini come moglie e marito, sesso, stupro e incesto o a descrivere accoppiamenti canini col pathos di ‘Tempesta d’amore’, in supporto al presunto “valore evoluzionistico dell’amore romantico“, perdendo così aderenza con la realtà della natura canina e, di conseguenza, l’attenzione di chi tra queste pagine sperava di incontrare Alberto Angela e invece è incappato nella casalinga di Voghera.

Il cane da ferma – Vincenzo Celano

Classificazione: 5 su 5.

Scritto benissimo e corredato di bellissime fotografie (solo per questo degno di nota), questo manuale insegna al neofita e ricorda al cacciatore esperto come ci si approccia al cane da ferma dal giorno in cui lo si accoglie in casa a quello in cui si decida di condurlo a caccia e nelle prove di lavoro.
Il linguaggio semplice, le spiegazioni cristalline e lo stile che appassiona, trascinano anche il lettore più ignorante (nel senso che ignora, cit.) attraverso i capitoli, senza mai scadere nella retorica o perdersi dentro noiosi amarcord dei tempi che furono, ma restando sempre sul pezzo, focalizzato a comprendere ciò che rende entusiasmante ogni singola fase di un’azione di caccia e pronto a ragionare anche sui temi più scottanti dell’addestramento, con lucidità ed equilibrio, contagiato dalla grande apertura mentale dell’autore.
Ingiustamente sottovalutato, personalmente lo ritengo tra i migliori del suo genere. Da avere.

Il cane, infatti, prima di essere addestrato (e mentre viene addestrato) deve essere capito. Gli si deve voler bene. La regola da mettere in pratica per la sua educazione deve essere un poco la naturale conseguenza di questo atto preliminare di conoscenza. Ma un cane, proprio come la persona umana, si può capirlo se lo si è preso effettivamente sul serio e se in questo atteggiamento – che è di grande disponibilità e di “ascolto” – l’addestratore sa ritrovare la “profonda serietà” che da ragazzo metteva nei giochi.”


Il Bracco Italiano Arte e storia – Massimo Ferri & Giuseppe Colombo Manfroni

Classificazione: 4 su 5.

Un testo che non ha bisogno di presentazioni, in cui l’arte è quella che trasuda dagli esemplari ritratti da Massimo Ferri e la storia è quella del Bracco Italiano, raccontata da uno dei suoi più celebri protagonisti e conoscitori, Giuseppe Colombo Manfroni.
Immancabile nella libreria di ogni braccofilo che si rispetti e importante punto di riferimento per gli appassionati di ogni ordine e grado, quest’opera ci trasporta agli albori di una delle razze più antiche e fondanti per la cinofilia contemporanea e ci accompagna lungo la sua evoluzione marcandone gli snodi vitali, affinchè ci appaia luminosa la via da percorrere per salvaguardarne il futuro.

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E l’uomo incontrò il cane – di Konrad Lorenz

Classificazione: 4 su 5.

Chi ha assegnato a Konrad Lorenz un premio Nobel avrà avuto i suoi motivi. Molti li trovate in questo libro in cui, con l’approccio rigoroso dello scienziato e la sensibilità del filosofo, il padre fondatore dell’etologia racconta del legame antico ed indissolubile tra uomini e cani.
Non era facile racchiudere tanto amore e tanta competenza in poche pagine ma Lorenz, prima e meglio di tutti, c’è riuscito egregiamente, realizzando un’opera trascinante, immortale e commovente specie per chi, come me, si dedica all’allevamento canino per passione e devozione nei confronti di una razza, ma soprattutto, perchè si rifiuta di lasciar andare per sempre un Amico.

“Quando Tito giacque morta ai miei piedi, mi resi conto che un altro cane avrebbe preso il suo posto, così come lei aveva preso il posto di Bully.Però mi vergognai della mia infedeltà e allora feci a Tito un singolare giuramento: da quel giorno solo i suoi discendenti mi avrebbero accompagnato! Per ragioni di ordine naturale, l’uomo non può restare fedele a un solo cane, ma certo può esserlo alla sua stirpe. E’ nella legge della natura che questa sia per lui più importante dell’individuo”.

Lupi travestiti – Barbara Gallicchio

Classificazione: 5 su 5.
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Della medesima caratura di Dogs ma decisamente più difficile da reperire poichè non più in stampa e gelosamente custodito dai suoi fortunati possessori, Lupi travestiti – come suggerisce il titolo – ripercorre la storia del cane partendo dal suo progenitore, il lupo, proponendo un’interessantissima disamina della sua essenza e di come il cane moderno se ne sia allontanato nel tempo, fino a declinarsi nelle centinaia di razze che conosciamo e che nel testo troviamo descritte praticamente una per una, insieme a decine e decine di fotografie che a mio parere rappresentano il vero valore aggiunto di questo libro, perchè nutrimento per gli occhi e per l’anima di chi è veramente cinofilo fino al midollo.
Tra i miei preferiti in assoluto.
Wanted!

Il metodo gentile – Michel Hasbrouck

Classificazione: 2 su 5.
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Questo libro, ne sono certa, mi è stato regalato allo scopo di ironizzare sulla mia totale incapacità di impartire un’educazione rigida e rigorosa a tutti quelli che amo, che per l’appunto prevalentemente sono cani.
Pregustando una brillante soluzione al problema, mi sono tuffata nella lettura con grande entusiasmo epperò altrettanto velocemente ne sono uscita senza mai voltarmi indietro. Questo infatti, più che un manuale di addestramento basato sul nuovo e innovativo metodo millantato dall’autore e ventilato nella prefazione, altro non è che una collana di perle di saggezza che si susseguono sbolognando in 5 righe tutti gli argomenti dell’universo canino – da quale sia l’assicurazione più conveniente a quanto profonda dovete scavarvi la fossa in giardino il giorno che Fufi tira le cuoia – spesso all’insegna del luogo comune e del pressappochismo.
Per carità, il concetto di partenza è interessante: mettere a fuoco l’intelligenza del cane ed educarlo concentrandosi sui successi piuttosto che sui fallimenti, elargendo molti complimenti e poche punizioni. Peccato però che prima di arrivare (a patto che ci si arrivi) alla descrizione di certe metodologie, in diversi passaggi ci sia da rabbrividere.

Scegliete la razza in base al vostro gusto personale, ma ricordatevi sempre che il concetto di razza vale soltanto per l’aspetto esteriore. […] Un labrador può anche essere un buon cane da guardia, da riporto o da compagnia, ma a volte (!) si preferisce scegliere una determinata razza per lo scopo che più gli si addice”
Alla larga dal cucciolo timoroso! Al momento di scegliere il cucciolo assicuratevi che non tema l’uomo e che in particolare non abbia paura di avvicinarsi ai vostri piedi. Un cattivo allevatore non sopporta che i piccoli gli mordicchino l’orlo dei pantaloni e li allontana prendendoli a calci. Di conseguenza i suoi cuccioli imparano da subito ad aver paura dell’uomo e chiunque li acquisterà avrà seri problemi con loro.
[…] A prescindere dalla casa, evitate di prendere un cucciolo:
– figlio di un padre timoroso
– allattato da una madre che è una mammoletta (?)
– allevato da teppisti o bruti che gli hanno istillato la paura delle persone”

Il bello è che sei solo a pagina 23.
E non puoi neanche consolarti con le illustrazioni.

Sunto delle lezioni di zoognostica canina – Giuseppe Solaro

Classificazione: 5 su 5.
solaro

Forse non riuscirà mai ad imporsi come lettura da spiaggia, ma se davvero desiderate capire com’è fatto e come funziona il vostro cane (soprattutto se è un bracco italiano!), questo libricino di neanche 200 pagine sarà la leva che vi permetterà di sollevare il mondo.
A piccole dosi, scoprirete come anatomia e standard morfologici sappiano compenetrarsi fino a diventare inscindibili ed ugualmente indispensabili al coronamento di una selezione capace di coniugare funzione, prestazione e benessere animale. Tra le righe, tutti i segreti saranno rivelati e ogni tassello del puzzle troverà il suo posto delineando un quadro estremamente complesso ma anche sorprendentemente chiaro.

Anche coloro che non sono dottori in Veterinaria, con la passione e con lo studio, possono divenire degli eccellenti zootecnici e dei precisi zoognosti, ma ci vogliono passione e conoscenze scientifiche che diventano poi ferri del mestiere. Chi vuol fare il muratore deve saper maneggiare la cazzuola.”


Sugli altri scaffali…

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