Dopo 14 anni insieme, Ulisse ci ha lasciati.
Chiunque abbia perso un cane avendolo amato profondamente, sa cosa stiamo attraversando: quella senza di lui non sembra neanche la nostra vita.
Ci alziamo comunque all’alba, passiamo la giornata al lavoro e ad aspettarci a casa ritroviamo sempre i soliti casini – più quella sottospecie di bracchetta che da circa un mese saltella a destra e sinistra, appiccando incendi – solo che adesso tutto avviene per inerzia, mentre ci muoviamo intorno ad un enorme buco nero di cui nessuno ha voglia parlare e col quale dovremo pian piano imparare a convivere.

Se glielo permetti, un cane ti riempe la vita o, se non altro, la completa.
Si intrufola in tutti gli angoli colmando gli spazi vuoti, occupando il tempo libero, diventando un giorno dopo l’altro come aria nei polmoni.
Lo capisci davvero in momenti come questo, perchè nell’assenza è più presente che mai.

Ulisse è nel silenzio che avvolge il quartiere la mattina presto.
Dietro il vetro della portafinestra da cui faceva capolino.
Accanto alla cesta del pane secco che non era mai stata così piena e all’unica ciotola che resta vuota tre volte al giorno.
Sotto la mia finestra, che trotterella freneticamente mentre piagnucola pregustando la cena.
Alla fine delle conversazioni familiari più noiose, che lui terminava con sospiri profondamente scocciati più eloquenti e puntuali di qualunque “ma che due maroni”.

Si è spento sereno e appagato dopo una vita lunga e meravigliosa, decisamente all’altezza dell’Odissea che ha ispirato il suo nome, consapevole di averci dato tutto se stesso, lasciandosi dietro un’eredità straordinaria.
Siamo stati immensamente fortunati a godere della sua compagnia per così tanto tempo.
Abbiamo avuto il privilegio di vederlo crescere e diventare ogni giorno più bello, ammirarne l’intelligenza, poter contare in ogni occasione sul suo equilibrio, rifugiarci nella sua sicurezza, condividere con lui cambiamenti, sfide ma anche tante soddisfazioni.

E’ stato un Campione, un Bracco Italiano come Cristo comanda ma prima di tutto il nostro cane, un pezzo di cuore e un grande Amico, di quelli che tutti dovrebbero incrociare almeno una volta lungo il cammino.
Perchè alla fine i cani come Ulisse non ti lasciano mai veramente.
Resteranno nei cuori e nelle menti di chi li ha amati, continueranno a vivere su questa terra dentro la loro discendenza e guarderanno il mondo con occhi nuovi ma dentro lo stesso sguardo, dove li ritroveremo.
Perchè sapremo sempre riconoscerli.

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